Sono passati moltissimi anni dal boom economico degli anni 80 e 90, il proliferare di cooperative
edilizie, costi al metro quadro risibili, hanno indotto milioni di Italiani a
comprare case enormi, in favore di un
consumismo sfrenato simbolo di rivalsa sociale.
Koda by Kodasema
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Fortunatamente l’ultimo decennio ha visto una forte
crisi internazionale economica ma si può dire soprattutto di valori. La
coscienza ecologica e ambientale ha cominciato finalmente a prendere sempre più
piede. Si cerca disperatamente di contenere
costi, ridurre gli sprechi, risparmiare energia e ridurre gli scarti.
Questo ha fatto si che si sviluppasse il “Tiny Houses Movement”, un movimento
nato in America ma che sta trovando ampio spazio in Europa negli ultimi anni.
L’unione di persone attorno ad un progetto comune con tanto di statuto che fa
della coscienza ambientale e
sociale, la semplificazione e il vivere in armonia con il mondo della
natura, la sua bandiera.
Cosa è una Tiny House?
Sono piccole case di
dimensioni ridotte inferiori ai 37
mq ma che si spingono in casi estremi fino a 10 mq complete di tutto il
necessario. Sono case spesso realizzate su ruote o palafitte con la
caratteristica di poter essere spostate e posizionate in qualsiasi location
anche le più suggestive.
Sono costruzioni che
presentano ridotti tempi di realizzazione e manutenzione ed un LCA acronimo
inglese di Life Cycle Assessment (analisi del ciclo di vita) molto
basso, con lo scopo di ridurre l’impatto ambientale di ciascuna delle
fasi di cui si compone l’intero ciclo di vita, perfettamente in linea con
le direttive europee in tema di riduzione dei rifiuti e di risparmio
energetico, essendo dotate
di diversi sistemi di risparmio energetico come pannelli fotovoltaici e
pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua sanitaria.
Accanto foto del modulo abitativo “Diogene” by Renzo Piano |
Questione di stile
Si tratta di eliminare il superfluo. Non è fatta per
gli accumulatori seriali o per le gli amanti dello shopping. L’abitudine di
ciascuno di noi di accumulare oggetti personali, libri, vestiario, scarpe ed
oggettistica varia, deve essere abbandonata.
Uno stile pulito, minimal e razionale è
alla base delle scelte progettuali per la Tiny House.
Si fondono i principi
Architettonici ed esperienze provenienti dalla progettazione di camper e soprattutto Yatch, dove il lusso è
condensato in pochissimi mq, dove le soluzioni spaziali si sono spinte
all’estremo della razionalizzazione.
Permessi in Italia
Attenzione! in Italia
questo tipo di casa comunque soggetta ad autorizzazione!
La realizzazione di
modesti fabbricati in legno, privi di qualsiasi fondazione stabile e pertanto
di palese rimovibilità, è riconducibile all'attività edilizia libera, per la quale occorre
presentare la Comunicazione di inizio dei lavori CIL. e deve essere
esclusivamente adibita a magazzino/deposito attrezzi per giardinaggio o al
gioco dei bambini, fino ad una superficie coperta massima di mq. 8,00 e di
altezza in gronda non superiore a m. 2,20.
Se il manufatto supera
i limiti sopra descritti, è da considerarsi Nuova Costruzione, per la quale serve un titolo autorizzativo che
si chiama Permesso di Costruire e deve rispettare tutte le
prescrizioni del Regolamento Edilizio e PRG.
Il problema più grosso
è che non si otterrà l'abitabilità, quindi non puoi prenderci la residenza e le
utenze ti costeranno come seconda casa. Secondo problema, non piccolo, gli
scarichi delle acque nere. L'allaccio alle fognature è complicato e costoso per
questo genere di installazioni, l'unica soluzione è una fossa biologica ma sei
soggetto a vincoli ambientali ed autorizzazioni non semplici da reperire.