mercoledì 9 agosto 2017

CHI E' L'ARCHITETTO?

Cosa vuol dire essere Architetto oggi?
Molti pensano che la nostra sia una figura professionale superflua che forse è utile a chi ha un sacco di soldi ma in fondo non serve alla gente normale. Qualcuno ci chiama quando vende la casa e si accorge di non essere in regola con i lavori che ha eseguito a suo tempo.

Vale la pena oggi studiare all'università per 5 anni per essere uno dei tanti professionisti che si trova ad affrontare la crisi del lavoro della nostra società? Ci potrò “campare” con questo lavoro? Sarò in grado di soddisfare ii miei clienti? Quali le soddisfazioni? Quali le “rogne”? Dubbi che affollano i pensieri e spesso, tanto spesso, ti inducono a dire “basta mollo tutto, ma chi me lo fa fare???” Eppure fare l’Architetto è qualche cosa di diverso.

Dopo 10 anni di professione anche se non siamo famosi come Renzo Piano  possiamo dire che siamo contenti di investire tempo ed energie in questa affascinante professione.

È una missione, una passione che nasce da dentro. Il  momento in cui la tua opera viene realizzata e vedi le ansie del committente sparire tutto d’un tratto, e vedi crescere costantemente il sorriso sul suo volto… ecco si è quel momento in cui ti rendi conto che il tuo lavoro è speciale.

L’Architetto non è una singola professione, è un insieme di professioni… lo psicologo (forse a volte addirittura psichiatria), il consulente matrimoniale, il giurista e l'economista……..

All'Università nessuno ti mette la pulce nell'orecchio e ti avverte di quali saranno le problematiche del mercato del lavoro:
- di quanti squali che si definiscono “Colleghi” ti ritroverai davanti;
- di come negli anni la Professione sia cambiata radicalmente;
di come non si possa più ragionare in termini di stile personale (difficile trovare studi di Architettura o Architetti singoli con un imprinting architettonico ben definito); 
- di come spesso si diventa “schiavi” della professione;
- della fine della vita privata (grandi mezzi di comunicazione i “social” ma ti rendono disponibile anche a l’1 di notte!); 
- di come la normativa ti stritola e cambia in continuazione spesso spiazzando il professionista nei confronti della committenza;  
- di come, abolite le tariffe minime, non ci sia più un riferimento e tutto si sia trasformato in un Far West economico.

Eppure fare l’Architetto significa avere uno Scopo… avere la prontezza e la volontà di guardare negli occhi il Cliente e leggere nelle sue pupille sogni e preoccupazioni. La capacità di mettere a proprio agio le persone con sé stesse e con gli altri è fondamentale nella nostra professione. Sedersi di fronte al cliente e presentarsi, MAI come la scienza infusa “so tutto io”, ma come un partner (certamente tecnico), come un alleato è una meravigliosa avventura. Il ruolo di supervisore nei confronti della ditta che esegue i lavori e di consigliere del cliente è ogni volta una nuova sfida.


È tutto lì il trucco… vedere quei sogni e realizzarli al meglio.

L’empatia che sviluppa l’Architetto non ha pari. Si toccano troppi interessi personali, soprattutto quelli economici! Per questa ragione è fondamentale la Fiducia estrema, esclusiva e definitiva tra il Professionista ed i suoi Clienti.

Non è secondario il rapporto Professionale, che deve rimanere tale, ma l’esperienza insegna che i mesi di progettazione e di ristrutturazione rendono Complici le parti quasi Amici…per la scelta dell’architetto è fondamentale.
Compiti dell'Architetto: Conoscenza dell'UomoImmaginazione Creatrice, Bellezza, Libertà delle scelte.”_ LE CORBUSIER

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